Psicomotricitá (2 – 8 anni)
Gli insegnanti
Attraverso la psicomotricità funzionale viene offerta la possibilità di creare una relazione positiva ed efficace con l’ambiente al fine di ristabilire l’equilibrio funzionale fra gli aspetti motori, cognitivi e affettivi. Migliorare la conoscenza e la padronanza del proprio corpo, sviluppare la coordinazione dinamica generale, la coordinazione fine delle mani e delle dita, la coordinazione oculo-manuale, prendere coscienza del proprio dinamismo respiratorio, controllare l’equilibrio statico e dinamico, conquistare l’orientamento spaziale e spazio-temporale, stimolare l’attenzione, sono tutti aspetti che intervengono più o meno direttamente durante gli incontri.
QUESTA ATTIVITÁ SI TIENE PRESSO LA NOSTRA SEDE DI CAVRIAGO
Data inizio corso: Mercoledì 18 Settembre
Giorni, Orari e Fasce d’età:
- 2-3 anni: Mercoledì 16.00 – 17.00
- 3-5 anni: Mercoledì 17.00 – 18.00
- 6-8 anni: Mercoledì 18.00 – 19.00
L’obiettivo generale è quello di fornire ai bambini uno spazio di espressione, comunicazione, gioco e benessere relazionale.
2-3 anni
- spazi di autonomia e scoperta delle proprie competenze;
- stimolare la capacità di interagire in modo costruttivo e propositivo con l’altro;
- favorire nel bambino il passaggio da una motricità impulsiva ad una motricità controllata;
- acquisire il concetto di regola quale limite che permette la strutturazione della persona e la convivenza sociale;
3 -5 anni
- promuovere le capacità di riconoscimento e gestione delle proprie emozioni in sé stessi e nel rapporto con quelle degli altri;
- favorire le capacità comunicative ed espressive;
- acquisire il concetto di regola quale limite che permette la strutturazione della persona e la convivenza sociale;
- stimolare la capacità di interagire in modo costruttivo e propositivo con l’altro;
6-8 anni
- affermarsi come individuo: come soggetto competente e creativo, avendo cura di riconoscere e sostenere le differenze di ognuno tra difficoltà e potenzialità, tra dipendenza e autonomia, tra emozione e razionalità e di conseguenza di permettere al bambino di riconoscere le proprie potenzialità;
- stimolare la capacità di interagire in modo costruttivo e propositivo con l’altro;
- promuovere le capacità di riconoscimento e gestione delle proprie emozioni in se stessi e nel rapporto con quelle degli altri;
- consolidare lo schema corporeo per sostenere gli apprendimenti;
Verranno proposte esperienze che vanno dall’organizzazione spaziale, con la costruzione di percorsi, al metodo di Languagè Dance per aumentare la coordinazione e l’aggiustamento al tempo e allo spazio. Il lavoro propriocettivo permette di passare attraverso il percorso di Vissuto-Percepito-Rappresentato.
sviluppo graduale delle attività psicomotoria funzionale presentate in maniera ludica.
- esperienze psicomotorie funzionali per lo sviluppo delle potenzialità organizzativo-motorie (laboratorio specifico sui percorsi in cui arrivino ad intervenire direttamente i bambini nella costruzione, sperimentando in questi modo anche ruoli diversi all’interno del gruppo classe);
- metodo Alexander calibrato in base alla disponibilità e ai tempi di attenzione;
- Jacobson riadattato per i bambini in modo che possano lavorare tra di loro e sperimentare materiali e consistenze diverse;
- Language Dance e Coreografia Corporea nello specifico per la percezione del proprio schema corporeo, per la percezione e l’aggiustamento allo spazio e al tempo, per l’acquisizione di una adeguata lateralizzazione e dell’orientamento spaziale.
Il linguaggio coreografico chiede di acquisire un movimento del corpo libero ed assertivo, muoversi a proprio agio e rappresentare ritmi spontanei e naturali. La coreografia corporea richiede di prendere coscienza dei gesti quotidiani. Si tratta di una vera e propria educazione alla consapevolezza del vivere bene ogni atto organizzativo corporeo del camminare, correre, saltare, sedersi e al loro impiego naturale. Per questo motivo durante i primi incontri di coreografia corporea il gruppo è chiamato a prendere coscienza e consapevolezza dei gesti quotidiani per utilizzarli come mezzi di espressione corporea, ciò che richiede un buon controllo tonico, meccanismo di regolazione che consente alla persona di adattare la propria azione per una corretta funzione di aggiustamento.
Al termine di ogni incontro è prevista una fase di verbalizzazione in cui i bambini possano trovare lo spazio per raccontare verbalmente o graficamente quanto vissuto durante le esperienze. Questo momento è importantissimo per lo sviluppo e il consolidamento della funzione di rappresentazione mentale ed è inoltre un momento molto intimo in cui ognuno può raccontare le proprie sensazioni ed emozioni.